Menù da chef stellati: branzino al karkadè con raita di barbabietola
Avete voglia di sperimentare in cucina, ma vi manca sempre il coraggio? È il momento giusto per buttarvi verso nuovi sapori e lasciarvi andare a nuove esperienze. Solo così potrete creare menù da veri chef stellati.
Meglio non improvvisare: ma l’entusiasmo ai fornelli conta quanto la bravura e mettersi alla prova con preparazioni di un livello leggermente superiore all’uovo strapazzato è sicuramente bello e anche divertente. Proprio per questo, oggi proviamo a fare un passo avanti con una ricetta degna di Carlo Cracco: il branzino al karkadè con raita di barbabietola. Siete pronti? Niente paura, seguendo i nostri suggerimenti passo dopo passo, lascerete a bocca aperta qualsiasi ospite!
Branzino al karkadè, a prova di cuoco
Chi ha viaggiato in nord Africa lo sa. Il karkadè, o tè rosa dell’Abissinia è un particolare infuso dal color rubino, ricavato dai fiori dell’ibisco (Hibiscus Sabdariffa) diffusa soprattutto nei paesi caldi come l’Egitto. È infatti molto dissetante: chi deve affrontare il deserto, ne tiene in bocca un fiore secco proprio per la sua straordinaria proprietà di ridurre la sete. Arrivato anche da noi, oltre a essere consumato come infuso, è utilizzato in tantissime ricette per dare un tocco acidulo ai propri piatti. Una curiosità in più per conoscere meglio quello che prepariamo, ma basta con le chiacchiere, è ora della spesa!
Ingredienti
Per 4 persone:
- 2 branzini medi (500 g l’uno) o 1 grande
- 1 bustina di karkadè BIO Everton
- 1 cucchiaino di pepe Sichuan
- ½ cucchiaino di sale grosso
Ingredienti per la raita di barbabietola
- 200 g di barbabietola cotta al vapore
- 125 g di yogurt bianco
- q.b. olio
- q.b. sale
Avete tutto il necessario? Pronti, partenza, via!
Preparazione
- Preparate l’infuso di karkadè con una tazza d’acqua fredda, lasciandola per una notte in frigorifero. Se l’avete scordato, non importa, usate l’acqua calda per accelerare il processo di infusione e togliete la bustina dopo 2-3 minuti.
- Qui viene la parte difficile. L’avrete visto in molti programmi tv di cucina, tra le prove più temute c’è sempre quella di sfilettare il pesce. Ora tocca a voi! Armatevi di pazienza, precisione e anche di una pinzetta specifica, vi tornerà utile per togliere anche le spine più piccole.
- ATTENZIONE: livello di difficoltà molto alto. Dopo aver pulito il branzino, tagliatelo a fettine più sottili che potete, circa 3 mm, con la lama del coltello tenuta a 90°, perpendicolarmente alla spina centrale.
- Tranquilli, potete iniziare a rilassarvi, il peggio è passato ma non è ancora finita. Tostate a fiamma dolce il pepe Sichuan con il sale grosso. Quando sentite il profumo e le bacche cominciano a scurire, trasferite tutto nel mortaio per ottenere il sale al Sichuan.
- Prendete un contenitore ermetico, adagiate i vostri filetti e copriteli con 2/3 dell’infuso di karkadè, condite con il sale al Sichuan appena preparato e olio a piacere. Coprite e lasciate a marinare in frigorifero per almeno 30 minuti.
- Intanto che attendete la marinatura perfetta, preparate la raita e quindi tagliate la barbabietola a dadini, metteteli in una ciotola e unitevi lo yogurt bianco, il sale e l’olio e mescolate il tutto. Siete arrivati fino a qui? Bravissimi, manca solo la presentazione del vostro piatto.
- Disponete le vostre fettine di branzino su piatti piani nel modo più elegante possibile e irrorate con 1/3 dell’infuso di karkadè rimasto e un altro filo d’olio. Infine, decorate con un cucchiaino di raita ogni filetto di pesce e terminate con una spolverata di sale di pepe Sichuan. Guarnite con qualche bacca di pepe e fiocchi di sale per offrire al piatto un tocco di croccantezza.
Se siete arrivati in fondo a questa ricetta, siete davvero a un passo dagli chef stellati!
Cosa vi avevamo detto? Bastava solo un po’ di coraggio!