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La parola “tè” è breve, semplice, eppure racchiude in sé una storia affascinante e antica. Questo termine ha attraversato secoli e continenti, assumendo diverse forme e significati. Nel nostro ultimo articolo, esploriamo l’origine della parola “tè”, la sua evoluzione, la sua storia legata alla medicina e le diverse pronunce che riflettono le influenze culturali dei vari paesi. Preparatevi a un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta di uno dei rituali più amati al mondo.

L'origine e il significato della parola tè La storia del tè

Il tè ha una storia millenaria, iniziata probabilmente intorno al 2737 a.C., quando l’imperatore cinese Shen Nong scoprì accidentalmente la bevanda. Si narra che il celebre sovrano esperto di botanica assaggiasse tutte le erbe, inclusi i tipi velenosi, ma fosse in grado di neutralizzare gli effetti tossici bevendo il tè ottenuto dalle foglie non lavorate della Camellia sinensis. Questo racconto non solo esalta il coraggio del sovrano, ma sottolinea anche il valore medicinale del tè nelle tradizioni antiche.
La sua storia continua: ne abbiamo parlato qui.

Tè nelle cronache storiche

Nei secoli successivi, il termine “t’u” compare in numerosi documenti e testi antichi. Nel “Libro delle Odi” di Confucio, per esempio, “t’u” è usato per indicare il grespino e altre erbe amare commestibili. Solo dal III secolo d.C., i trattati di fisica e medicina iniziarono a identificare “t’u” specificamente con la pianta del tè. Si cominciò a scrivere sull’abilità della Camellia sinensis di migliorare la mente e di elevare l’umore, riconoscendo così il tè come una bevanda stimolante e terapeutica.

L’origine della parola “tè”

L’origine della parola “tè” può essere rintracciata nell’antica Cina. La pianta del tè, Camellia sinensis, è stata scoperta e utilizzata per la prima volta proprio in Cina. Il termine cinese per “tè” è 茶, che può essere pronunciato “chá” nel mandarino o “te” nei dialetti meridionali, come il min nan parlato nella regione del Fujian.

Il termine è poi entrato in uso nelle lingue europee principalmente attraverso due vie: quella terrestre e quella marittima.

  • via terrestre: La parola “cha” ha viaggiato lungo la Via della Seta, influenzando lingue come il russo (“чай”, chai), il persiano (چای, chai) e l’arabo (شاي, shay).
  • via marittima: La pronuncia “te” è stata diffusa dai commercianti olandesi che importavano il tè dal porto di Amoy (oggi Xiamen) nel Fujian, influenzando lingue come l’italiano, il francese (thé), lo spagnolo (té) e l’inglese (tea).

Insomma, la parola “tè” è molto più di un semplice termine: è una finestra su una ricca storia culturale, economica e sociale. Ogni tazza di tè che beviamo oggi è il risultato di migliaia di anni di storia e di un’interazione affascinante tra diverse civiltà. La prossima volta che assaporerete una tazza di tè, ricordatevi delle sue antiche radici e del viaggio straordinario che questa bevanda ha compiuto per arrivare fino a voi.

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